Intolleranza al lattosio, ecco cinque insospettabili alimenti da evitare per non scatenare i sintomi legati al disturbo.
Mal di pancia, nausea, eruzioni cutanee, disturbi intestinali… I sintomi dell’intolleranza al lattosio sono diversi e spesso invalidanti.
Pe fortuna, tenere sotto controllo i disturbi legati all’intolleranza è possibile, grazie ad un adeguato controllo dell’alimentazione e all’eliminazione o la riduzione di tutti i cibi che contengono lattosio.
Ma perché si manifesta l’intolleranza al lattosio e quali sono i sintomi da tenere d’occhio?
Intolleranza al lattosio, un disturbo comune
L’intolleranza al lattosio si verifica nel momento in cui l’intestino perde la capacità di digerire correttamente il lattosio, vale a dire lo zucchero contenuto nel latte. Tale disturbo riguarda una parte considerevole della popolazione: recenti stime hanno infatti rilevato che a soffrire di intolleranza al lattosio è circa il 40% degli italiani.
Il disturbo, inoltre, può avere un’origine genetica e quindi comparire già in tenera età, oppure manifestarsi con l’età adulta.
Individuare i sintomi dell’intolleranza al lattosio è complicato, dal momento che il disturbo si manifesta in modi diversi. Spesso, infatti, lo si confonde con la celiachia o con l’allergia al latte.
Parte della confusione dipende dall’idea che essere intolleranti al lattosio imponga di evitare “solo” i derivati del latte, come formaggio, burro o panna. In realtà, il lattosio non è contenuto esclusivamente in questa tipologia di alimenti, ma anche in altri insospettabili cibi che è importante evitare o ridurre al minimo per evitare lo scatenarsi di sintomi indesiderati.
Ecco quindi cinque alimenti da evitare in caso di intolleranza al lattosio.
Brioches: essere intolleranti al lattosio vuol dire dover rinunciare alla colazione al bar. Cornetti e brioches, infatti, contengono grandi quantità di burro.
Biscotti: anche i biscotti in genere, come la gran parte dei prodotti da forno e di pasticceria, sono realizzati prevalentemente con burro, latte e panna.
Salumi e carni lavorate: non tutti lo sanno, ma molti insaccati vengono trattati con lattosio. Tra questi, il prosciutto cotto è tra quelli con le dosi maggiori, e per questo va evitato. Fate attenzione anche a salame, salsicce, mortadella e wurstel.
Snack dolci e salati: barrette, croccanti, patatine e snack possono contenere lattosio come addensante e amalgamante.
Tortellini e ravioli: Anche se la pasta non contiene lattosio, i tortellini ed i ravioli, di diversa fattura, sono quasi sempre preparati con formaggio, latte o derivati.
Come gestire il disturbo.
Per gestire al meglio l’intolleranza senza troppi problemi, è molto utile acquisire l’abitudine di leggere le etichette di ogni prodotto che può rappresentare un rischio, come prodotti da forno, cereali, purè istantaneo, condimenti per carne, snack e così via: nell’etichetta, potrebbe comparire la scritta “il prodotto contiene lattosio”.
Per diminuire maggiormente i rischi e aiutare il nostro intestino a sintetizzare questa sostanza, possiamo ricorrere al consumo di alcuni integratori alimentari, come Lacta Pro.
LACTA PRO è un integratore alimentare a base dell’enzima Lattasi: utile, in caso di intolleranza al lattosio non severa, nei casi di dispepsia, aerofagia e cattiva digestione del lattosio, per ripristinare la normale funzionalità e motilità gastrointestinale, eliminare i gas e contrastare la sensazione di nausea grazie all’attività dei suoi componenti.
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